La pazza, strana, storia dei Simpson in realtà aumentata: Planet of the couches
La tecnologia della realtà virtuale è sempre più abbordabile e coinvolgente, dal punto di vista dei contenuti, tanto da potersi immergere in innumerevoli storie con un visore da qualche euro e con applicazioni gratuite in grado di girare sulla maggior parte dei dispositivi mobili. Un esempio è Google Spotlight Stories in cui, tra le avventure proposte, spicca quella dei Simpson, caratterizzata dal tipico umorismo adatto a grandi e piccini, con sarcasmo e autoironismo.
La breve puntata, introduttiva del seicentesimo episodio, è ambientata in un mondo a metà fra una Bedrock dei Flintstones abitata da divani e il pianeta delle scimmie (non a caso l’episodio si chiama “Planet of the couches”), in cui i nostri protagonisti sono in prigione e vengono liberati dal loro adorato divano.
Il timore, guardando un contenuto per realtà virtuale, è quello di perdersi qualcosa, visto che tutto ciò che avviene non è solo sul nostro sguardo, ma tutto attorno a noi. In questo caso però non c’è d’aver paura: infatti la storia proseguirà solo dopo che avremo osservato i personaggi; quindi ci verrà lasciato il tempo di esplorare l’ambiente circostante e poi proseguire.
Anche se i personaggi sono bidimensionali, l’effetto che si ha con un visore per la realtà aumentata è comunque caratterizzato dall’impressione di essere al centro della scena. Guardando l’episodio, la nostra mente è fermamente convinta che la bizzarra dimensione dei Simpson sia quella reale e smettiamo di curarci delle stranezze sotto i nostri occhi, regalandoci qualche minuto di vera spensieratezza.
Sembra strano vedere qualcosa di così famigliare come i Simpson sotto (è il caso di dire) un’altra prospettiva ma forse è esattamente come questo genere di intrattenimento si svilupperà. Pare che anche Matt Groening, padre del cartone animato, avesse qualche dubbio sui VR, perplessità che ha ironicamente espresso attraverso la voce di Homer Simpson:
Inizialmente avevamo qualche dubbio sulla possibilità di lavorare con Google, perché non sapevamo chi fossero, ma poi abbiamo cercato su Google la compagnia e siamo rimasti impressionati
Il futuro dell’intrattenimento
Lasciando da parte le battute per un secondo, credo nella tecnologia della realtà aumentata, anche se evidentemente deve essere migliorata ancora, e sono convinto che un giorno sarà la forma di intrattenimento più usata, viste soprattutto le potenzialità con film/serie TV e videogiochi. Per dirla tutta, questa puntata dei Simpson (non è l’unica del genere) può essere classificata come un nuovo tipo di contenuto, simile alla serie TV, ma interattivo e dipendente dall’osservatore, come un videogioco. Se siete curiosi vi basta munirvi di visore e di applicazione per godervi questa singolare puntata dei Simpson e altri contenuti ancora.